venerdì 2 maggio 2014

Post a caSSo #1: Piaceri videoludici - Storie

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Guarda te: era un bel(?) blog(?) che voleva essere incentrato su certi miei pensieri(?) ed invece andrò a parlare d'altro! Beh... sempre miei pensieri sono. Quindi, che altro dire? Mi seguite, in questi miei discorsi fuori luogo e senza senso? Che non stanno ne in cielo e ne in terra, ma nello spazio, da buon alieno che sono? Tutti a bordo, allora!

Molte cose mi hanno emotivamente cresciuto, tra cui la famosa consolle Sony. Come poteva, tra l'altro, non essere così, dato che era uscita negli anni della mia infanzia? Non la comprai subito, però: fruttavo le giornate da passare dai miei cugini.

Potevano dire tutto, dei videogiochi: facevano male, impigrivano... ma facevano sognare. Inserivi il disco, premevi 'power' e venivi catapultato in un mondo nuovo.

Ok, c'erano altre console, prima: sega master sistem e mega drive, super nintendo... ma, con la 'stazionedeigiochi', si era balzati nel futuro videoludico. E mai potremo dimenticare titoli come Final Fantasy (specialmente VII e IX), Metal Gear Solid, Klonoa, Spyro the Dragon, Crash Bandicoot, Resident Evil, Silent Hill, Tomb Raider... potrei starci ore, sappiatelo. Ma, parlando di storie, era il primo titolo ad essere il re. Storia principale e varie sottotrame dei personaggi, molte volte più strappalacrime della primaria.

Anche nella PlayStation 2, vi erano titoli dalla trama stupenda: Final Fantasy X, .hack//, Kingdom Hearts 1 e 2, Metal Gear Solid 2 e 3... I sogni continuavano. Ma, essenzialmente, stava cominciando un moto di evoluzione, per quanto riguarda i giochi: la grafica. I giochi volevano avere un impatto visivo da "WowSembranoVeri". Ci riuscirono. Ma... a costo di cosa?

Le storie. Con l'avvento della PlayStation 3, che cominciò ad essere invasa dai giocatori 'una partita e via', i software cambiarono drasticamente. Si puntava solo alla grafica, insieme ad un qualcosa di non lungo. Poche ore di gioco, insomma, bastavano a farti vedere i titoli di coda. Il 'single player' è messo da parte, elogiando il 'multiplayer online' (vedi i tipici FPS [First-person shooter] di guerra, dove la modalità campagna in singolo durerà, si e no, 5 ore!). Anche una grande leggenda come Final Fantasy ha subito questa fine, mostrando un XIII che ha deluso i nostalgici. Ma, per fortuna, qualche titolo si è salvato... ma si contano sulle punta delle dita.

C'è stato un titolo che, quando ormai avevo perso le speranze, mi ha illuminato. Per niente famoso, ha segnato la mia esperienza videoludica recente. Non sarà un gran gioco, lo ammetto, ma ha quel qualcosa che tutti gli altri avevano perso: una bella storia. Lineare forse, lo ammetto, ma bella. Sto parlando di Alice: Madness Returns.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=_o-J0amM6Gs&w=240&h=180]

Avete presente la cara e vecchia Alice? Quella della Disney? Quella bionda, con gli occhi azzurri e tanto cara? Quella di Lewis Carroll? Bene. SCORDATEVELA! Questa Alice, nata dalla contorta mente di American McGee, ha tratti molto dark, molto crudi. Alice è l'unica sopravvissuta all'incendio della sua casa. Padre, madre e sorella, morirono in quell'incidente. La ragazza, allora, impazzì. Venne rinchiusa in manicomio e, qui, creò il 'Paese delle Meraviglie': unica sua via di fuga dalla realtà. Ma, Alice, Guarirà dalla follia, uscendo dall'ospedale psichiatrico. Viene affidata, però, alle cure di uno psicologo. In questo mentre, Alice riceve una sorta di richiesta d'aiuto dallo stesso Paese, che aveva abbandonato. Come lo ritrova? In via di distruzione: massacrato da fuoco, fiamme, liquido nero gelatinoso, macchine a vapore e treni giganti. Perchè, un mondo creato nella sua mente, era così minacciato? Forse dai dubbi creatisi nella sua mente? Le circostanze di quel rogo erano troppo strane... Allora, Alice, intraprenderà il viaggio, per salvare quel paese e per capire la verità.

Non voglio raccontarvi il finale, magari qualcuno vuole scoprirla da sola. Nel caso, potrei scriverla nel prossimo post. Ma, posso dire, che è una storia che mi ha tenuto incollato, dall'inizio alla fine (che mi ha fatto esultare, tra l'altro), donando ad Alice quel qualcosa di magico ed introspettivo allo stesso tempo. Mi sono ritrovato a farmi domande sulla psiche umana, alla fine di questo titolo.

Quella sopra, nell'immagine, è la regina di cuori. Amo quel personaggio, sia per la sua parte e sia per il motivo del suo aspetto. Molti sostenevano che la regina avesse l'aspetto della sorellina defunta. (McGee ha, però, affermato che ha le fattezze di Alice bambina). Anche la colonna sonora aiuta, nelle atmosfere... e non poco! Sono musiche che ti catapultano nello stato d'animo (e nella follia) della ragazza.

 

Ok, non so cosa altro scrivere. Più che altro, non volevo far prendere polvere a questo buco, nel grande mare del web. Se mi va, e se piace, potrei anche continuare i 'Post a caSSo'. Vedrò. Notte a tutti.

1 commento:

  1. […] ho già parlato fin troppo di questo titolo (qui), che ritengo molto bello ed intenso, per quanto riguarda storia e musiche. Se trovato a poco, è […]

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