mercoledì 23 luglio 2014

Post a caSSo #7: Dark Souls - Quelaag, la strega del caos

Inizio questo post scusandomi con i lettori (pochi) di questo blog. Il motivo è il 'Post a caSSo #6': non volevo assolutamente ma, seguendo il tema, l'ho proprio scritto a cazzo (non lo censuro) e mi chiedo come abbia fatto, io, a partorire una cosa così letale, per la lingua italiana...! Spero, sinceramente, di riprendermi.

Comunque sia, vi avevo detto che erano due, i personaggi che, secondo me, meritano. Ieri ho parlato di Sif... quindi, oggi, parleremo di Quelaag e di tutto quello che gira intorno al 'vi sentite stronzi, ad averla uccisa?'.

Dobbiamo, pero, partire dalle basi. Lordran è nata dopo che, quattro entità, sono entrate in possesso di quattro anime, di enorme potere: le 'anime dei lord'. Una, come potrete intuire, andò a Gwyn, una a Nito (il primo dei morti), una alla potente strega Izalith (ed ai suoi figli) ed una al nano furtivo. Tralasciamo tutto e parliamo di Izalith.

Le anime sono comparse appena il fuoco è comparso nel mondo. Con questo enorme potere, Gwyn, Nito e Izalith(&sons), estinsero i draghi e, successivamente, crearono Lordran. Fonte di benessere, per tutti, era la fiamma ma, essa, si stava lentamente spegnendo. Non sapendo come alimentarla e, quindi, credendo in un suo inevitabile spegnimento, Gwyn chiese, alla strega, di ricreare la fiamma artificialmente. L'esperimento fallì miseramente, creando la 'culla del caos': la fonte di vita di tutti i demoni. Creò, quindi, il potere del caos. E, questo potere, sfigurò la strega e molti dei suoi figli (che, a quanto possiamo scoprire, ha sei femmine ed un maschio).

Il nostro eroe viene dal rifugio dei non morti, situato a nord di Lordran. Da quel posto, un giorno, sarebbe arrivato un non morto prescelto che sarebbe succeduto a Gwyn. E, per raggiungere la città degli dei, Anor Londo, l'eroe dovrà suonare due campane che, successivamente, apriranno la 'prova d'accesso' per tale luogo.

Una delle due campane si trova molto in profondità, nella Grande palude. L'eroe, ovviamente, partirà in questo viaggio e, per la serie 'mai le cose facili, eh?', si scoprirà che mai ci fu nome più azzeccato: una grande pozza melmosa di veleno e gas tossici. Eppure, a quanto scopriremo, quel posto non è mai, stato così...

Cammineremo e, tra un misto di contentezza e paura, troveremo la strada per la campana... ricoperta di ragnatele. Troveremo anche, alcuni non morti, pacifici, infetti da un qualcosa di molto terribile. Stanno pregando, sdraiati a terra perchè non riescono ad alzarsi. Andremo avanti e, dopo poco, incontreremo lei: Quelaag. Considerata, da molti la più bella 'cattiva' (dalla vita in su) dei videogames. Molti sono contenti di farsi uccidere da lei, mentre ne guardano la fisionomia, col cannocchiale, e facendosi sfuggire commenti, molto positivi, su suo design. Perchè 'dalla vita in su', dite? Guardate.

65897ab21de567151be3023961521768Quelaag è stata deformata dal caos. Ma, come se niente fosse, ci attaccherà con foga. Ma non è un essere vuoto... non è come gl'esseri che hanno perso il senno, e combattono mossi dalla follia... lei è vigile, attenta ad ogni mossa e pronta a rispondere adeguatamente.

Alla fine, però, morirà sotto la nostra lama. Suoneremo la campana e, finalmente, potremo dirigerci ad Anor Londo. Ma, un giocatore attento, finisce di perlustrare il luogo, prima di andarsene...

Apriamo una piccola parentesi. Esisto alcuni falò che, per rimanere accesi, devono essere vincolati a delle persone. Queste sono le guardiane del falò. Donne/Ragazze che sacrificano la propria vita, per mantenere attiva la fiamma. Nel gioco incontreremo alcune guardiane e, con molta tristezza, noteremo che, tutte loro, possiedono deformità corporee, innate o causate artificialmente). La guardiana del santuario del fuoco, per esempio, è muta, perchè si è tagliata la lingua, considerata, da lei, impura e non adatta al compito di mantenere viva la fiamma. La guardiana di Anor Londo è deforme e, accettata dal patto della luna oscura, si copre completamente con l'armatura di quella congrega.

Torniamo all'eroe. Esplorando la stanza, possiamo notare qualcosa di sospetto: molte pareti sono ricoperte da sacche di ragnatele. Tutte, tranne un piccolo pezzo. Se attaccato, questo muro, si rivelerà essere una parete illusoria. Davanti a noi, si presenta un postulante, come quelli superati prima. Ci chiederà se, anche noi, siamo venuti a venerare la signora. Rispondendogli di 'si', ci lascerà passare. Noteremo, quindi, un falò gia acceso. Tenuto acceso, sicuramente, dalla 'signora' che, in reatà, è una guardiana. Avvicinandoci al falò, quindi, saremo al cospetto dei quest'ultima.

bf7291e5f2c20aafSimile a Quelaag, deformata anche lei dal caos. Ha l'aria sofferente e, tutto quel sangue, è una prova più che  sufficiente. Proveremo a parlarle ma non riusciremo a comprenderla: parla una lingua strana, quasi antica. Potremo stipulare un patto, con lei, dove saranno richieste umanità.

Il solo vedere, tutta questa sofferenza, lacera il cuore. Ma, se troveremo un oggetto, saremo in grado di poter comunicare con lei. E, appena lo faremo, ci chiederà se siamo Quelaag. Si: lei riusciva a parlare solamente con la strega del caos e, si, non ci riconosce perchè è cieca.

Non vi sentite stronzi?

"Quelaag? Mia cara sorella..."

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Parlerà di uova e dirà che, queste, le creano dolore e che, forse, è troppo tardi. Il fatto che richieda umanità, per il patto, è perchè, tale cose, curano. Quindi, il dubbio, sorge spontaneo: non è, Quelaag, ha combattuto contro di noi per difendere la sorella  e per prendere la nostra, di umanità, per alleviare il dolore della 'signora'?

Non è finita. L'infetto, vedendoci parlare con Quelaan (la chiamiamo così), sospetterà di noi. Se, quindi, ci faremo infettare e, dopo, parleremo con lui da infetti, ci darà fiducia, incominciando a parlare. (l'infezione consiste in grandi uova, che crescono sul corpo del poveraccio). Ci dirà che il suo nome è Eingyi e che è un piromante (arte magica primitiva, creata da Izalith) e che la signora, provando pietà, lo salvò, bevendo gran parte del suo pus infetto. Ci venderà la sua conoscienza e, questa, comprende due incantesimi devastanti, creati da lui e che, quasi sicuramente, hanno avvelenato la grande palude. In sostanza, lui ha creato il dolore della grande palude e, esiliato e malato, cerca rifugio da Quelaan (e, lo stronzo, sapeva che Quelaag le aveva impedito di incontrarlo). E la buonadonna, vedendolo sofferente, l'ha privato di gran parte del dolore e, addirittura, tenuto con se.

Non vi sentite stronzi, adesso?

 

1 commento:

  1. […] fatto molti post, su Dark Souls e sul come riesce a raccontare una storia bellissima (qui e qui). È un gioco, almeno il primo, che non ti stanchi mai di giocare. È un gioco dove ti affezioni ai […]

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