mercoledì 16 luglio 2014

Rialzarsi

Ogni volta, quando si cade, bisogna rialzarsi. Non farlo o non riuscirci in tempo, vuol dire morte, prima per la tua mente e dopo, inevitabilmente, per tutto il resto. Molte volte, mi sono trovato in questa situazione e, ogni volta, mi sono rialzato. Ferite, cicatrici, emorragie, lividi, tagli, bruciature, ossa rotte... sempre e comunque in piedi, sfidando se stessi e la società. Ma, dopo un pò, capisci che questo rialzarsi ha un prezzo: la perdita di una parte di se stessi. Anche se, a dire il vero, ho sbagliato a dire 'prezzo'; sarebbe stato meglio dire 'scambio'. Cosa si ha in cambio? Molte volte rabbia... altre, invece, delusione. Quindi, questo, non è simile alla morte? Le risposte sono due ma, indipendentemente dalla scelta, quello che resta è una 'non vita' o, per meglio dire, non la 'vita che desideravi' o quella che 'speravi'.
Cammini, quindi, come un automa in attesa di qualche imput, diverso da quello del 'se ti fermi sei perduto'.
Proprio oggi, mi sono rialzato ma, a differenza degl'altri, ho deciso di non effettuare lo scambio, tenendo la ferita e prendendo ciò che mi veniva dato. Non ho tempo per stale male: ho le persone a cui tengo, che hanno bisogno e, farmi trovare debole, non giova a nessuno. Mi sono rialzato a testa alta, quindi, pronto alle prossime sfide, alle prossime vittorie e le prossime sconfitte.
Sentire questa canzone, mentre tornavo a casa, sull'Aurelia, mi ha fatto sorridere. 'Guarda il caso', direbbe chi ci crede ancora. Ho alzato il volume, facendo la figura del truzzo in macchina, ma chi se ne frega! Io sono un Lazzaro!

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=HjfxLjdR1Bg&w=560&h=315]

3 commenti:

  1. […] il post di due giorni fa, mi sono soffermato su quanto, la musica, abbia un ruolo ben definito, nella mia vita. Quanti, come […]

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  2. Le rispose sono, molte volte, oltre il proprio naso ma, da abili ciechi, non ce ne accorgiamo :)

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