giovedì 25 settembre 2014

Canzoni #6: Abitudini

Tra gli artisti/band che ascolto con piacere, ci sono anche i Linkin Park (almeno... i LP di prima, non quelli che fanno colonne sonore per giochi e film). Seguiti, si e no, fino a 'What i've Done' (infatti è la prima canzone fatta per "Trasformers"). Poi basta. Ma, forse, la colpa è anche mia, che non m'interesso molto del mondo musicale (ma, sapete, vedere Hannah Montana che "canta" nuda, sopra una palla da demolizione o far finta di farsi inculare e partecipare, ad un grande show musicale, in intimo di latex, beh... per me non è musica, è schifo. Cioè, cazzi sua, ma non pretendete, mondo, che mi ricordi di lei per le sue canzoni. Anzi, continuo a chiamarla 'Hannah' perchè, ancora, non m'è entrato in testa il suo vero nome!)

Comunque, evitando di andare oltre con gli Off Topic... Linkin. La prima cosa che senti, dalle loro canzoni, è la rabbia. Rabbia per ogni cosa, basta trovare la canzone adatta. Ma questa band, soprattutto grazie alla voce di Chester Bennington, riesce a trasmettere molto più di una semplice rabbio o di qualunque altra cosa. E' come se, le sue grida, fossero anche le tua. Credo non sia follia se, quando si è soli, si faccia finta di gridare insieme a lui.

'Breaking the Habit' è un'altra delle canzoni che mi lasciano segni. Soprattutto il video, di questo brano. Un qualcosa di diverso, strano e particolare. Perchè, per un pubblico europeo/americano, vedersi un qualcosa, in stile anime, è qualcosa di 'Ma che cazzo...?'. Ed i, al periodo pochi, giappominkia (si, con la 'K') che osannavano, questa opera, perchè era un video dello studio Gonzo e/o perchè aveva scritte giapponesi. Dubito che nessuno, di questi esseri, si sia mai REALMENTE soffermato a ragionare ed analizzare sia video che brano.
Nessuno s'è mai soffermato a guardare come, quello stile pseudo steampunk, volesse dire "ai giorni nostri e futuri". Nessuno s'è soffermato sulle tre vite prese in esempio.

Un uomo abbastanza rispettabile, calcolando che è in camicia e cravatta, che chiude una valigetta, con dentro ogni sorta di droga. Sembrerebbe aver detto "basta": sembrerebbe che, chiudendo quella spessa valigetta, abbia chiuso con quel suo vizio.
Una ragazza molto bella, che cancella col proprio sangue la scritta "non sono nessuno", come a dire "No, non è vero! Io sono qualcuno!"
Una donna, che ha deciso di dire "basta", al suo compagno.

Ma la realtà è diversa... la realtà è che non riescono a rompere quelle abitudini.

Chissà quante volte, quell'uomo, ha riaperto quella valigetta, dicendosi "Questa è l'ultima, lo giuro!"... e chissà quante altre volte lo farà nuovamente, magari l'indomani stesso.
Chissà quanti fogli sono stati macchiati, col sangue. E chissà da quanto dura, quella sua abitudine... probabilmente da molto, se pensiamo che possa aver messo una foto, al muro, ogni giorno. E, nella stanza, ci sono CENTINAIA, di foto/biglietti... chissà quanti specchi rotti e vene tagliate... chissà quante mani insanguinate, che cercano di afferrare quella VOGLIA di non essere nessuno. Gia, voglia... perchè lei sta ACCAREZZANDO, quella scritta...
Chissà quante volte, quella donna, ha visto il suo uomo insieme ad altre donne. Chissà quante altre volte, con la sua rabbia, ha cercato di ribellarsi. Chissà quante altre volte, si farà picchiare ed accetterà tutto questo, solo per l'amore che prova, per il suo futuro bambino e per la voglia di non fargli mancare un padre, anche se stronzo.

L'unico che ha rotto le abitudini, in quel mondo, è lo stesso cantante, che può ora permettersi di vedere com'è REALMENTE la società, com'è VERAMENTE la schiavitù di ogni soggetto, incatenato dalle loro personali abitudini. Ma, nel vedere la scena, mandata al contrario, vediamo il suo sguardo stupito, esterrefato; come se non comprendesse che non aveva più la terra, sotto i suoi piedi... come se fosse stato uno sbaglio, un incidente... ma è comunque lui, quello che ha rotto le abitudini.

Credo che, il significato di questo video, sia che, spezzare quelle catene, sia più difficile di quello che sembra (sia per chi s'illude di volerlo fare, sia per chi si crogiola nel dolore, sia per chi ha deciso di sacrificarsi per qualcun'altro). Difficile... MALEDETTAMENTE difficile... ma non impossibile. Bisogna, però, avere coraggio o, forse, incoscienza.

La giovane ragazza voleva cambiare: si guardava allo specchio perchè, forse, si stava chiedendo quanto, tutto questo, valesse. Quanto, tutto questo, contasse e valesse. Ma ha rotto, quello specchio, volendo far del male alla cosa riflessa... volendo far del male a se stessa... perchè non era ancora pronta, a rompere l'abitudine.

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